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domenica 17 dicembre 2017

I NUMERI 1 DEL TENNIS : RAFAEL NADAL





















Nadal e' l'attuale N° 1 al mondo, e' nato a Manacor il 3 giugno 1986, e' considerato il piu' forte giocatore della storia del tennis sulla terra battuta, e' soprannominato the King of Clay,  ha vinto sedici titoli dello slam, fa parte del gruppo di soli otto tennisti, ad aver vinto in tutti i tornei dello slam, 
Rafa ha vinto  ben dieci  Roland Garros record  tra gli uomini, mentre quello assoluto e' di Margaret Court che vinse l'A.Open per undici volte, un A.O. (2009) due Wimbledon (2008-2010)  tre Us Open (2010-2013-2017),  un Olimpiade e 4 Davis Cup.
Lo Spagnolo,da bambino giocava sia a tennis che a calcio, e se la cavava bene in entrambe  le discipline colpiva sia il dritto che il rovescio usando entrambe le mani.All'età di 12 anni, vinse i titoli spagnoli ed europei di tennis nella sua fascia di età, nonostante continuasse a giocare a calcio. A quel punto suo padre gli fece scegliere quale dei due sport continuare, per evitare di danneggiare il suo rendimento scolastico: Rafael scelse il tennis, ma nonostante l'abbandono del calcio giocato, continua tuttora a seguirlo, socio onorario e tifosissimo del Real Madrid.
Quando aveva 14 anni la federazione spagnola di tennis gli chiese di lasciare Maiorca per trasferirsi a Barcellona,la famiglia di Rafael rifiutò la richiesta,perché temevano che avrebbe influito sulla sua educazione, la decisione di rimanere a Maiorca fece sì che Nadal ricevesse un minore sostegno finanziario da parte della federazione, tuttavia suo padre coprì i costi.   D'accordo col suo team prese parte a pochi tornei juniores, e cercò la via del professionismo partecipando a diversi tornei futures e alcuni Challenger, vincendo il suo primo match ATP il 29 aprile 2002 a Maiorca contro l'allora nº 81 del mondo Ramón Delgado. Divenne così il nono under-16 a vincere un match nell'era open. A fine 2002 era al 200º posto nella classifica mondiale ATP.Il primo challenger lo vinse nel  2003 in italia a Barletta.
Lo stile di gioco di Rafael Nadal  caratterizzato da colpi aggressivi, potenti e carichi di topspin, tirati da dietro la linea di fondo. Per rendere efficace questo stile, lo spagnolo necessita di doti fisiche notevolissime: velocità sia nella corsa che nel gioco di gambe, potenza muscolare, tenuta, equilibrio.Grazie a queste caratteristiche, e alla capacità di colpire bene anche in corsa, Nadal è in grado di effettuare recuperi impressionanti, e di arrivare a tirare un vincente pur partendo da posizioni di difesa.
Il dritto è probabilmente il suo colpo migliore, e viene effettuato utilizzando una presa western. Il colpo è caratterizzato da un movimento molto ampio del braccio, che resta completamente disteso, e del busto.
Il rovescio è un colpo sul quale lo spagnolo ha molto lavorato e, soprattutto a partire dalla stagione 2008, è migliorato moltissimo (in particolare quello incrociato), diventando uno dei suoi colpi migliori.  Nel rovescio bimane, la maggior parte del colpo viene eseguita dalla mano non dominante, che nel caso di Nadal è la destra. Tuttavia lo spagnolo è mancino solo nel tennis  questo gli fornisce un buon vantaggio, visto che gli permette di avere un buon controllo sulla palla, oltre che di imprimere una grande potenza.
Il suo servizio è caratterizzato da un movimento molto semplice, su cui lo spagnolo ha lavorato e sta ancora lavorando, con ottimi risultati. La velocità della sua prima di servizio è aumentata da circa 159 km/h del 2003 fino ai 185 km/h del 2008, arrivando a superare nel 2010 i 210 km/h. Nadal è in grado di mantenere un'alta percentuale di prime, posizionate strategicamente. Per la seconda, invece, utilizza un colpo mancino in slice che si scontra con il rovescio destro degli avversari; in generale punta comunque ad ottenere un vantaggio strategico dal servizio, piuttosto che raccogliere punti diretti: dal punto di vista degli ace infatti Nadal è rimasto a lungo più debole rispetto a molti altri giocatori del circuito.
Un altro punto chiave del suo gioco sono la sua tenuta mentale e il suo approccio strategico alla partita. Nadal non perde mai fiducia indipendentemente dal punteggio, e questo gli permette di restare sempre concentrato per vincere ogni singolo punto: spesso in questo modo può recuperare da situazioni di momentaneo svantaggio
Rivalita'.
Nadal e Federer hanno iniziato a giocare fra loro nel 2004 e questa rivalità ha segnato le carriere di entrambi:Sono gli unici due uomini nell'era Open ad aver disputato l'uno contro l'altro 9 finali del Grande Slam; Nadal è uscito vincitore in 6 casi, 4 volte sulla terra rossa del Roland Garros, una a Wimbledon e una all'Australian Open.[La loro finale di Wimbledon 2008 è considerata da molti esperti come la più bella partita di tennis di tutti i tempi.Molti critici considerano la loro rivalità come la più accesa nella storia del tennis.Tredici delle 23 vittorie di Nadal su Federer sono arrivate sulla terra battuta. Globalmente, Rafael è in vantaggio nel testa a testa per 23-15 su 38 incontri, con i parziali 13-2 su terra rossa, 1-2 sull'erba, 9-11 sul cemento (5-1 per lo svizzero indoor, 8-6 per lo spagnolo outdoor).Il loro dominio è stato senza precedenti nella storia del tennis: fra il 2005 e il 2010 i due si sono aggiudicati 21 tornei dello Slam su 24 (87,5%, 12-9 per Federer) e 31 tornei Masters Series/Masters 1000 su 54 disputati (57,4%, 18-13 per Nadal), hanno occupato i primi due posti del ranking mondiale per 271 settimane su 313 senza mai perdere il nº 1, e terminato le sei stagioni sempre al primo e secondo posto.
Nadal e Djokovic hanno giocato fra loro a partire dal 2006, disputando 50 incontri, con un bilancio in favore del serbo, 24-26.Tale rivalità è la prima dell'era open per numero di incontri disputati, e ha caratterizzato soprattutto la seconda parte della carriera di Nadal, dalla stagione 2009 in poi, quando i due hanno disputato fra loro la prima finale in un torneo dello Slam agli US Open. Nonostante ciò, era considerata dall'ATP la terza rivalità più intensa del decennio 2000-2009.Sull'erba e sulla terra battuta il bilancio è favorevole al maiorchino: 2-1 sull'erba e 15-7 sulla terra, mentre sul cemento il bilancio è favorevole al serbo 18-7. I due giocatori hanno disputato fra loro 7 finali dello Slam, di cui ben 4 consecutive (record), fra cui si ricorda in particolare la finale degli Australian Open 2012, durata 5 ore e 53 minuti e vinta da Đoković per 5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5, la più lunga finale di sempre in uno Slam e una delle più belle partite della storia. Il bilancio delle finali Slam è di 4-3 per Nadal, mentre quello complessivo nei major è di 9-4 sempre per Nadal. I due hanno disputato anche una semifinale olimpica nel 2008, vinta da Nadal, e 23 match nei Masters 1000 (12-11 per Đoković.



    sabato 16 dicembre 2017

    I NUMERI 1 DEL TENNIS : Björn BORG
















    Era soprannominato uomo di ghiaccio per via del suo carattere, in campo non lasciava trasparire emozioni, non protestava con nessuno, al termine degli scambi non ha mai esultato, alle vittorie si limitava ad alzare le braccia, fuori dal campo invece non seppe resistere alle numerose tentazioni sesso e droga, dal libro della Berte' si fa rifermento che un giorno tento' persino il suicidio ingerendo un mix di farmaci e droghe, e grazie alla prontezza della cantante lo salvo' chiamando l'ambulanza,
    Borg, classe 1956, N°1 per 109 settimane, ha avuto una breve e folgorante carriera, provvisto di grandi dote atletiche, basando i suoi successi sul gioco da fondo campo, con la profondita' e l'angolazione dei colpi, ha vinto cinque edizioni consecutivi di Wimbledon e sei del Roland Garros, partecipava raramente all'AO che all'epoca era poco consIderato rispetto agli altri tornei dello slam, vanta un terzo turno come massimo risultato, mentre agli Us Open ha perso quattro volte in finale due volte da Jimbo e due da SuperMac.
    Ha condotto alla vittoria della Svezia alla Coppa Davis del 1975.
    Tra il 1974 e il 1981 ha vinto 11 titoli dello slam in questo periodo si sviluppano due rivalita' che hanno fatto la storia di questo sport.
    La prima con Connors e poi con McEnroe, Con Connors il testa a testa vede lo svedese in vantaggio 15 ad 8, c'e' da dire che tra il 1973-1978 l'americano  era in vantaggio 8 a 5 poi negli anni ottanta lo svedese lo surclassa. Con Mc Enroe il bilancio e' in perfetta parita' 7 a 7 sono memorabili le due  finali a Wimbledon vinte una per parte, nel 1980 vinse Borg al quinto set per 8 a 6, mentre nel 1981 John si prese la rivincita sconfiggendolo in quattro set. Oltre a queste due rivalita' Borg soffriva il gioco di Adriano Panatta che lo sconfisse per sei volte e Nastase cinque.
    Dal punto di vista tecnico si puo' dire che Borg sia stato un innovatore in quanto fu il primo a colpire il dritto dal basso verso l'alto il cosidetto top spin,benche' si giocava con racchette di legno non era la cosa piu' facile, oggi con i telai in alluminio e grafite per esempio e' molto piu' facile colpire in top.
    Il logorio psicofisico lo porto' ad abbandonare il tennis a soli 26 anni.
    Dopo il ritiro si occupo' di moda apri una linea di abbigliamento che portava il suo nome, ma il suo gruppo finanziario collasso' e dovette pagare ai creditori 1,5 milioni di dollari, penso' di mettere all'asta tutti i suoi trofei, ma fortunatamente ci ripenso' e riusci' a ripianare i debiti diversamente e tolse i trofei dall'asta.



    venerdì 15 dicembre 2017

    I NUMERI 1 DEL TENNIS : ANDRE' AGASSI



















    Andre' Agassi


    Andre' Kirk Agassi e' nato a Las Vegas il 29 aprile 1970, e' considerato tra i piu' forti tennisti di ogni epoca, e' nella ristretta schiera, che hanno vinto almeno un titolo nei quattro tornei dello slam, talento smisurato, dal punto di vista del gioco era dotato di eccezionali riflessi, la sua arma più devastante, la risposta d'anticipo, ossia nel colpire la palla in fase ascendente, è un colpo di velocità e imprevedibilità impressionanti che, la maggior parte delle volte lascia fermo il giocatore  togliendogli il tempo.
    Agassi non è un giocatore di tennis tipico non ama i colpi interlocutori ed è un attaccante dal fondo. Il suo colpo più riuscito è la risposta, definita la migliore di tutti i tempi e in grado di rimettere in gioco anche uno dei servizi più potenti mai eseguiti. Per contro, il servizio di Agassi non è mai stato un colpo su cui il giocatore ha fatto molto affidamento, essendo spesso instabile, specialmente nelle giornate negative, e in ogni caso poco potente rispetto a quello di molti campioni dell'epoca, tra cui il suo grande rivale Pete Sampras.  Il rovescio è bimane ed estremamente efficace, specie in lungolinea; lo stesso vale per il dritto, con cui predilige anche traiettorie anomale.
    Dotato di un eccellente timing, coordinazione e velocità, quando Agassi imprime i suoi ritmi di gioco e mette i piedi dentro al campo crea le condizioni ideali per esprimere il suo tennis. Il suo punto debole è da sempre il gioco di rete: uno dei suoi coach, Brad Gilbert, ha per lungo tempo incoraggiato Agassi ad avanzare, ma senza grandi risultati; utilizza la volée solamente come colpo definitivo a punto quasi ottenuto e tradisce sempre la mancanza di senso di posizione. Quando gli fu chiesto come mai non provasse interesse a migliorare quella parte del suo gioco, semplicemente rispose che non ne aveva bisogno perché vinceva comunque.
    La sua infanzia fu costretto ad allenarsi sin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, cresce con un sentimento fortissimo: l'odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente però prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l'autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua incredibile carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l'orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l'austero mondo del tennis, raggiungendo una serie di successi.
    A 14 anni lascia Las Vegas e si trasferisce all'accademia di Nick Bollettieri, doveva stare solo 3 mesi, per l'elevato costo, ma Nick vedendo l'enorme talento gli offri' la permanenza gratuita, Andre' non la prese bene, odiava la permanenza in quella struttura fatto di rigide regole, cercava in ogni modo per farsi espellere, era infelice, poi riusci' in un accordo, smise di andare a scuola ma prosegui gli allenamenti, a 16 anni prese parte al primo torneo professionistico e supero' il primo turno e a fine anno era gia' un top 100, 
    Ha vinto nella sua carriera 60 titoli atp,  8 vittorie nei tornei dello slam: 
    A.O.  (nel 1995,2000,2001,2003), 
    Wimbledon nel 1992, Us Open nel 1994-1999 e RG nel 1999, e' diventato n°1 nel ranking il 10 aprile 1995 restandoci 101 settimane, inoltre vanta  la medaglia d'oro alle Olimpiadi e 3 Davis cup.
    Nella sua autobiografia, Open, Agassi ha ammesso di aver fatto uso di metanfetamine e di aver mentito all'ATP per evitare una squalifica: nel 1997 risultò infatti positivo ad un test antidoping e mentì all'ATP affermando di aver ingerito un cocktail di vodka contenente tale sostanza a sua insaputa. Salvò in questo modo il prosieguo della propria carriera sportiva. A sua difesa racconta che in quel periodo il suo matrimonio con Brooke Shields era in crisi e che fu per lui un periodo molto duro. Agassi si è discolpato chiedendo comprensione.
    Due giorni dopo è stata pubblicata un'altra rivelazione shock: il tennista statunitense ha infatti ammesso che la sua folta criniera dei primi anni '90 era un parrucchino
    Con il tempo sembra aver ritrovato la serenita' sposa Steffi Graf nel 2001 diventa padre, entra nella Hall of fame nel 2005 e da dicembre 2017 collabora nello staff tecnico di Novak Djokovic.