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sabato 16 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS : Björn BORG
Era soprannominato uomo di ghiaccio per via del suo carattere, in campo non lasciava trasparire emozioni, non protestava con nessuno, al termine degli scambi non ha mai esultato, alle vittorie si limitava ad alzare le braccia, fuori dal campo invece non seppe resistere alle numerose tentazioni sesso e droga, dal libro della Berte' si fa rifermento che un giorno tento' persino il suicidio ingerendo un mix di farmaci e droghe, e grazie alla prontezza della cantante lo salvo' chiamando l'ambulanza,
Borg, classe 1956, N°1 per 109 settimane, ha avuto una breve e folgorante carriera, provvisto di grandi dote atletiche, basando i suoi successi sul gioco da fondo campo, con la profondita' e l'angolazione dei colpi, ha vinto cinque edizioni consecutivi di Wimbledon e sei del Roland Garros, partecipava raramente all'AO che all'epoca era poco consIderato rispetto agli altri tornei dello slam, vanta un terzo turno come massimo risultato, mentre agli Us Open ha perso quattro volte in finale due volte da Jimbo e due da SuperMac.
Ha condotto alla vittoria della Svezia alla Coppa Davis del 1975.
Tra il 1974 e il 1981 ha vinto 11 titoli dello slam in questo periodo si sviluppano due rivalita' che hanno fatto la storia di questo sport.
La prima con Connors e poi con McEnroe, Con Connors il testa a testa vede lo svedese in vantaggio 15 ad 8, c'e' da dire che tra il 1973-1978 l'americano era in vantaggio 8 a 5 poi negli anni ottanta lo svedese lo surclassa. Con Mc Enroe il bilancio e' in perfetta parita' 7 a 7 sono memorabili le due finali a Wimbledon vinte una per parte, nel 1980 vinse Borg al quinto set per 8 a 6, mentre nel 1981 John si prese la rivincita sconfiggendolo in quattro set. Oltre a queste due rivalita' Borg soffriva il gioco di Adriano Panatta che lo sconfisse per sei volte e Nastase cinque.
Dal punto di vista tecnico si puo' dire che Borg sia stato un innovatore in quanto fu il primo a colpire il dritto dal basso verso l'alto il cosidetto top spin,benche' si giocava con racchette di legno non era la cosa piu' facile, oggi con i telai in alluminio e grafite per esempio e' molto piu' facile colpire in top.
Il logorio psicofisico lo porto' ad abbandonare il tennis a soli 26 anni.
Dopo il ritiro si occupo' di moda apri una linea di abbigliamento che portava il suo nome, ma il suo gruppo finanziario collasso' e dovette pagare ai creditori 1,5 milioni di dollari, penso' di mettere all'asta tutti i suoi trofei, ma fortunatamente ci ripenso' e riusci' a ripianare i debiti diversamente e tolse i trofei dall'asta.
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