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domenica 24 dicembre 2017
sabato 23 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS :ROGER FEDERER
Roger Federer soprannominato the "King" o "il Maestro" e' il piu' grande tennista di tutti i tempi, e' l'attuale n°2 del Ranking, e' il leader incontrastato delle classifiche per settimane e per la consecutivita'; N°1 per 302 settimane, e N°1 per settimane consecutive 237.
E' l’unico tennista ad essere stato in grado di raggiungere almeno cinque volte la finale di tutti e quattro gli Slam. Sei finali agli Australian Open, di cui l’unica persa nel 2009 contro Rafael Nadal; cinque finali al Roland Garros, di cui solo una vinta nel 2009 contro Robin Soderling (nelle altre quattro è sempre stato battuto da Nadal); Undici finali a Wimbledon, otto vittorie e tre sconfitte, il suo regno: la prima persa fu l’epica finale del 2008 contro Nadal, le altre contro Novak Djokovic; E sette finali agli US Open, cinque vittorie e due sconfitte, arrivate contro Del Potro nel 2009 e Djokovic nel 2015.
Ha vinto 95 titoli solo Connors ha fatto meglio con 109, ma detiene il record assoluto in vittorie nei tornei dello slam con 19, inoltre vanta un titolo olimpico e una coppa davis.
Inizia a giocare a tennis all'eta di 6 anni, a quattordici diventa campione svizzero della categoria, nel 1998 vince Wimbledon e l'Orange bowl e raggiunge la finale Us open chiudendo al primo posto della classifica juniores nello stesso anno esordisce tra i professionisti, gia' l'anno successivo debutta in Coppa Davis e supera il nostro Sanguinetti vince il primo challenger a Brest e raggiunge le semi a Vienna. Nel 2000 sale in classifica chiude al 29 posto, nel 2001 arriva il primo titolo atp a Milano, supera Sampras a Wimbledon e chiude l'anno al tredicesimo posto... Il 2002 prosegue la crescita partecipa al masters di fine anno, il primo torneo dello slam lo vince nel 2003 a wimbledon e supera Philippousis.
le Rivalita'
Con Nadal: I confronti diretti vedono Nadal in vantaggio per 23-15 su 38 match disputati. L'ultimo di questi in un torneo del grande Slam si è disputato il 29 gennaio 2017 in occasione della finale degli Australian Open e ha visto vincere l'elvetico con il punteggio finale di 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3, conferendo a Federer il nuovo record di tornei del Grande Slam vinti (18) e rendendolo il primo giocatore, nella storia del tennis, a vincere, per almeno 5 volte, 3 tornei del Grande Slam (Australian Open, Wimbledon e US Open).
Con Djokovic:
i due fino ad ora si sono affrontati ben 45 volte. Il bilancio è 22-23 in favore del serbo.
In una finale dello Slam i due si sono incontrati quattro volte, agli US Open 2007 dove Federer ha vinto sul serbo con il punteggio di 7–64, 7–62, 6–4, al Torneo di Wimbledon 2014, dove Novak si è imposto con il punteggio di 67–7, 6–4, 7–64, 5–7, 6–4, ancora una volta nella finale di Wimbledon del 2015 dove, per la seconda volta consecutiva e la terza in totale, il serbo prevale nei confronti di Federer con il punteggio finale di 7–61, 610–7, 6–4, 6–3 ed infine la finale agli US Open dello stesso anno, dove a vincere è sempre Đoković col punteggio di 6-4, 5-7, 6-4, 6-4.
Il tennis di Roger Federer è sensibilità tocco ed eleganza, lo svizzero è uno dei pochissimi tennisti a giocare di diritto ancora nella posizione classica , con il piede destro parallelo alla linea di fondo, è un colpo molto veloce, di difficile lettura per l'avversario, essendo giocato senza cambiare posizione dei piedi e non molto carico di effetto, nonché adatto alle superfici veloci.
l rovescio è un colpo meno naturale, sul quale il tennista di Basilea ha molto lavorato e i cui progressi sono andati di pari passo con quelli della classifica mondiale. Il colpo non viene giocato in avanzamento come il diritto, e il peso del corpo tende a poggiare prevalentemente sul piede sinistro (il posteriore). In alternativa al rovescio in Top-Spin, Federer dispone di un efficace rovescio in Back, con effetto dall'alto verso il basso. In questo colpo lo svizzero esalta la sua sensibilità di tocco, trasformando quella che è una scelta difensiva per tutti gli altri giocatori in un'arma d'attacco quando lo gioca basso e teso in incrociato, difficile da ribattere specialmente per i giocatori destrorsi con rovescio a due mani. La validità del suo rovescio in back si nota anche nell'esecuzione della smorzata, che lo svizzero maschera molto bene e che gioca con grande naturalezza. Nonostante con il diritto metta a segno un numero maggiore di punti e tenda a sbagliare di meno, c'è chi ritiene che il rovescio «sia il suo migliore colpo».
Il servizio è un colpo che si è anch'esso evoluto nel tempo. Agli esordi Federer serviva senza spingere in maniera accentuata con gli addominali, forzando la prima di servizio più piatta e risultando più attaccabile sulla seconda. Con gli anni ha aumentato l'inarcamento della schiena e oggi serve sia la prima che la seconda palla con maggiore effetto in kick. Il suo movimento di battuta si avvicina come meccanica a quello del più grande "battitore" della storia del tennis moderno, Pete Sampras. La prima battuta viaggia mediamente attorno ai 195-200 km/h, velocità minore rispetto a quella che molti altri tennisti contemporanei sono in grado di raggiungere. Ciò nonostante, grazie alla fluidità del colpo (che lo rende difficile da leggere), alle numerose variazioni che riesce ad imprimergli e alla capacità di piazzamento, è uno dei giocatori che ricava il maggior numero di punti dalla propria battuta.
A inizio carriera Federer veniva considerato un giocatore "di volo" ed era posto a confronto con i grandi specialisti della rete quali John McEnroe, Stefan Edberg e Boris Becker. L'evoluzione del suo gioco e il contestuale miglioramento dei risultati, sono però coincisi con una riduzione da parte dello svizzero degli schemi di serve & volley. Il tennis moderno, molto più potente e giocato su superfici più lente, maggiormente uniformate, con palle più pesanti, penalizza il gioco di rete, e Federer, utilitaristicamente, ha fatto di necessità virtù. Ciò nonostante, tra i top players, è il giocatore che maggiormente si affaccia a rete mostrando compostezza e coordinazione nei colpi di volo, e spesso esaltandosi alla ricerca di incredibili soluzioni di tocco. Con l'avanzare dell'età e attraverso la consulenza di Stefan Edberg, ha migliorato le sue attitudini al gioco di volo, utilizzando più spesso il serve & volley e migliorando anche la precisione delle volèe, specialmente quella di dritto, ritenuta in passato la meno efficace.
La migliore dote del gioco di Federer consiste, però, nella reattività e nel colpo d'occhio che gli consentono di intuire e partire in anticipo sul colpo dell'avversario. Egli stesso ebbe occasione di affermare: «Io sento, quando qualcuno sta per colpire la palla, di sapere con che angolo e che effetto, semplicemente mi sembra di averla già vista. E questo è un enorme vantaggio».
In risposta Roger è un giocatore altrettanto imprevedibile, capace di piazzare una gran varietà di colpi, tra i quali addirittura la smorzata. Ha persino ideato un colpo: la SABR (Sneak Attack By Roger), che consiste in una risposta molto anticipata praticata sulla linea del servizio, usata dallo svizzero per sorprendere l'avversario in uscita dal servizio.
venerdì 22 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS :PETE SAMPRAS
Pete Sampras tennista americano nato nel 1971 e' stato n°1 per 286 settimane, dietro solo a Roger Federer in questa speciale classifica. Trionfatore a Wimbledon per sette volte, agli US Open per cinque , e agli Australian Open per due volte, Pete non riesce mai ad arrivare in finale al Roland Garros. Ritiratosi dopo gli US Open del 2003, Sampras detiene insieme con Rafael Nadal, Roger Federer e Bjorn Borg, il primato di aver vinto per otto anni di seguito almeno un torneo dello Slam.
Pete, si era avvicinato al tennis a sette anni, il suo maestro Fischer lo trasforma da giocatore di fondo a giocatore d'attacco, questo cambiamento lo porto' in breve tempo a divenire uno dei migliori interpreti del serve and volley, a quindici anni passa dal rovescio bimane a una sola mano, a soli sedici anni diventa professionista e chiude l'anno nei top 100.
Nel 1990 conquista il primo slam, vince gli Us Open in finale sconfigge Andre' Agassi e stabilisce il record, piu' giovane vincitore in un torneo dello slam.
Il principale rivale della sua carriera fu Andre' Agassi di un anno piu' anziano con bilancio finale favorevole a Pete per 20 a 14 . I due si sono affrontati in cinque finali dello slam e in quattro occasioni vince Pete, le partite piu' belle rimaste nei ricordi dei tifosi non avvengono in finale, la piu' famosa e' il quarto di finale all'Us Open terminato 6-7 (7),7-6 (2), 7-6 (2), 7-6 (5) in favore di Sampras.Questa partita bellissima deve la sua fama al fatto che nessuno dei due atlteti fu in grado di strappare il servizio all'altro, La seconda partita rimasta nei ricordi fu la semifinale vinta da Andre' all'Australian Open , 6-4 ,3-6,6-7,7-6, 6-1, un matches memorabile..
Il suo gioco e' basato su potenza e tecnica sopraffine. Il suo colpo piu' temuto era il servizio, preciso e potente la prima viaggiava oltre i 215 km h e se non faceva l'ace scendeva immediatamente a rete per chiudere il punto. Per il servizio potente venne soprannominato "Pistol Pete" altri punti di forza il dritto piatto, le volèe e lo smash eseguito con salto a piedi uniti; Il colpo peggiore e' il rovescio., poco potente e profondo.
Dopo il ritiro dal tennis si vede ogni tanto nel circuito senior e partecipa a qualche esibizione, ma fa sopratutto il papa' a tempo pieno.
giovedì 21 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS : IVAN LENDL
Ivan Lendl e' stato n°1 per 270 settimane, di cui ben 157 consecutive e dietro solo a Connors (160) e a Federer (237) e' stato uno dei giocatori piu' forti della storia del tennis, ha vinto 94 tornei Atp, 8 tornei dello slam.
Trionfatore due volte agli Australian Open nel 1989-1990, in tre occasioni al Roland Garros 1884-1986-1987 e all' US OPEN 1985-1986-1987, non ha mai vinto a Wimbledon , e' arrivato due volte in finale perdendo da specialisti dell'erba come Becker e Pat Cash in 3 set, nel suo palmarès puo' vantare anche una Coppa Davis con l'allora Cecoslovacchia nel 1980
Nel 1983 diventa N°1 raggiunge la vetta senza aver vinto fino a quel punto alcun titolo slam.
La vittoria di Parigi cambiò radicalmente la carriera di Lendl. Ma quel successo gli permise di porre le basi per il dominio nel triennio successivo.
Tra il 1985 e il 1987, infatti, Lendl fu il dominatore quasi incontrastato del circuito, con altri due successi al Roland Garros e la tripletta a Flushing Meadows, a cui va aggiunto il tris di trionfi nei Masters di fine anno (5 successi totali).
Il suo gioco era basato su una grande aggressivita' da fondo campo, il dritto era il colpo migliore era un mix tra topspin di Borg e piatto di Connors, produceva un palleggio pressante anche da posizioni lontane.
L'"insideout" di dritto, giocato da sinistra verso destra sul rovescio dell'avversario, e il lungo linea in corsa, furono da sempre le sue soluzioni migliori.
Più tradizionale il rovescio a una mano, col quale Lendl alternava il piatto allo slice particolarmente adatto nella risposta al servizio a neutralizzare la volée dell'avversario e agevolare il successivo passante.
Il servizio si distingueva per un lancio palla molto alto,piatta la prima palla, mentre la seconda piu' lavorata.
I suoi difetti era impacciato nel gioco a rete, dotato di scarsi riflessi , questo e l'irregolarita' della superficie, che rendeva meno confortevoli i suoi colpi a rimbalzo, contribui' a negarli la vittoria a Wimbledon.
Si e' ritirato nel 1994 perche' la schiena lo affligeva, e' entrato a far parte della Hall of fame nel 2001.
Dopo carriera sparì per un bel po’dal tennis, ha fatto tutt'altro golf, corse in biciclette , roller blade, finché un bel giorno del 2012 Murray lo annunciò come suo nuovo coach. Inizialmente qualcuno storse la bocca, ma mai scelta fu più azzeccata. Con Lendl in panchina Murray ha raggiunto i suoi più grandi successi (3 Slam, 2 Olimpiadi e un Master), compreso l’attuale numero uno nel ranking mondiale. L’ennesimo successo in una vita di successi. Ora che il sodalizio e' terminato Murray non e' piu' lo stesso e' in crisi di risultati problemi fisici.
mercoledì 20 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS: JIMMY CONNORS
Jimmy Connors e' stato numero 1 per 268 settimane, imparo' a giocare a tennis grazie alla madre e alla nonna, poi all'eta' di quattordici anni venne seguito da Pancho Segura.
Diventa professionista nel 1972 e vince nel corso dell'anno sette tornei.
In carriera ha vinto 109 titoli atp, 8 tornei dello slam, (AO 1974, Wimbledon 1974-1982, Us Open 1974-1976-1978-1982-1983), a Parigi vanta ben quattro semifinali, e 1 Coppa Davis nel 1981.
Connors, mancino, era famoso per il rovescio a due mani, e per la straordinaria risposta al servizio. Il suo stile era basato su un gioco tutto di anticipo, con colpi piatti pesantissimi e senza rotazione, discese a rete per chiudere i punti già praticamente vinti da fondo, questo tipo di gioco non troppo dispendioso, gli ha permesso di giocare ad alti livelli fino a 40 anni.
I suoi punti di forza erano il rovescio, risposta al servizio (sia di diritto che di rovescio), pallonetto, anticipo, gioco a rete e carattere da combattente, il servizio poco potente e il dritto poco sicuro i suoi punti deboli.
Fu il primo attaccante da fondocampo, ed ebbe in Andre Agassi il suo discendente più diretto. I due furono anche protagonisti di un memorabile quarto di finale agli US Open 1989, perso al quinto set da un Connors ormai quasi quarantenne.
Connors fu il primo giocatore a compiere atti considerati all'epoca realmente antisportivi, come esultare con gesti e grida dopo ogni punto conquistato, rivolgere parole di scherno agli avversari e proteste focose ed eccessive contro le valutazioni degli arbitri e dei giudici di linea. A causa di questo atteggiamento nei primi anni di carriera "Jimbo" fu decisamente impopolare ed antipatico al pubblico più tradizionalista, guadagnandosi però una fama da ribelle che conquisterà una minoranza del pubblico più giovane.
"Sin da bambino avevo capito che in pubblico devi dare spettacolo.Mia nonna mi diceva se vinci puoi permetterti tutto, urlare scioglie la tensione, a me veniva facile, lo facevo e tornavo a giocare meglio di prima".
Solo con la comparsa di altri giocatori di carattere difficile come il cecoslovacco Ivan Lendl o l'americano John McEnroe l'immagine pubblica di Connors ebbe un miglioramento, fino a renderlo uno dei tennisti più amati del periodo. In particolare la presenza dell'irascibile connazionale McEnroe e dei suoi eccessi (con cui Jimmy ebbe diversi battibecchi in campo e fuori) rendeva Connors un tennista "quasi normale".
martedì 19 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS : NOVAK DJOKOVIC
Novak Djokovic, tennista serbo nato a Belgrado il 22 maggio 1987, attuale N°12 del Ranking, ha vinto per ora 68 titoli di cui 12 dello slam, (6 AO, 3 Wimbledon, 2 Us Open e 1 RG) e' stato n°1 del Ranking per 223 settimane.
Novak incomincia ad appassionarsi al tennis a sei anni quando, davanti alla pizzeria dei suoi genitori nella località sciistica di Kopaonik, vede costruire dei campi da tennis, dopo il completamento rimane affascinato nel guardare gli allievi giocare e giorno dopo giorno, si posizionava per ore davanti alla recinzione dei campi e li osservava. Quando, l'allenatrice Jelena Gencic ex professionista a scopritrice della Seles gli chiese se voleva fare qualche allenamento Novak accetta. La Jelena si rende conto immediatamente che Djokovic è un “bambino prodigio” e comincia a farlo allenare ogni giorno dopo scuola per rendere naturali i suoi movimenti tennistici.
Diventato professionista nel 2003, nel 2006 ottiene il suo primo titolo atp ad Anersfoort in finale su Massu, nel 2007 entra in top ten vince vari tornei e giunge alla prima finale in uno slam agli Us Open perdendo da Federer, l'anno successivo ottiene la prima vittoria in uno slam (AO) superando in 4 set il francese Tsonga..
Djokovic è un giocatore capace di adattarsi a ogni superficie (ha vinto numerosi tornei sia sull'erba, sia sulla terra rossa, sia sul sintetico) e basa il proprio gioco su una condotta atletica e aggressiva. I suoi colpi da fondo campo, rovescio e diritto, sono potenti, profondi e incisivi. La sua prestanza fisica gli permette di uscire indenne anche dalle partite più lunghe e dispendiose dal punto di vista energetico, mentre la sua visione di gioco, e le sue capacità difensive gli garantiscono un'eccellente copertura del campo di gioco e recuperi da situazioni di difficoltà che paiono talvolta prodigiosi, rapidissimo con i piedi, Il serbo, oltre alle sue doti fisiche, è anche molto forte mentalmente: spesso annulla più di un matchpoint ai suoi avversari e, sfruttando il tracollo psicologico subito da questi ultimi, vince gli incontri.Il rovescio bimane di Novak incomincia con una solida presa di entrambe le mani. Il suo servizio pericoloso, tanto che la palla sia colpita di piatto, flat, o di taglio, slice) è divenuto una delle sue armi più importanti..Per universale riconoscimento di tecnici, giocatori e commentatori (per esempio John McEnroe), il suo colpo migliore resta tuttavia la risposta al servizio, nella quale Đoković abbina mirabilmente prontezza di riflessi, potenza e precisione. Dall'autunno del 2005 fino a giugno 2006, Đoković è stato allenato da Riccardo Piatti, che divideva il suo tempo tra il serbo e Ivan Ljubičić. I rapporti tra Novak e Piatti si ruppero dopo che quest'ultimo rifiutò di dedicare tutto il suo tempo al serbo.Dal giugno del 2006, Đoković è stato allenato dall'ex tennista professionista slovacco Marián Vajda. I due si incontrarono la prima volta al Roland Garros di quell'anno, dopo il quale Vajda era stato assunto per essere il coach del serbo. Novak ha poi assunto altri allenatori part-time: nel 2007, durante la stagione primaverile sul cemento, ha lavorato con l'ex specialista di doppio Mark Woodforde, con cui si è dedicato alle volée e al gioco a rete mentre l'americano Todd Martin ha fatto parte del team di Đoković da agosto 2009 fino ad aprile 2010, un periodo caratterizzato dal suo tentativo di cambiare la dinamica del servizio del serbo. Đoković ha fatto un'altra aggiunta al suo team, il nutrizionista Igor Četojević, che si è in aggiunta occupato delle medicine cinesi e delle agopunture. Ha inoltre scoperto l'intolleranza al glutine di Novak. Con il suo lavoro Đoković si sentì più forte, più veloce e molto più in forma. Tuttavia dopo la vittoria di Nole a Wimbledon nel 2011 Četojević ha lasciato il team.Dopo essersi ritirato dal tennis professionistico nell'agosto 2011, il serbo Dušan Vemić ha fatto parte della squadra di Đoković dall'inizio del 2012 ad agosto 2013 come compagno di allenamenti. A fine 2013 Đoković ha scelto l'ex campione Slam ed ex numero 1 Boris Becker come suo principale allenatore, collaborando con lui fino al dicembre del 2016.A seguito di risultati non buoni ottenuti a inizio anno, nel maggio del 2017 decide di separarsi dal proprio staff, con cui aveva lavorato sin dai primi anni della sua carriera.A fine Internazionali BNL d'Italia 2017 annuncia l'inizio della sua collaborazione con Andre Agassi a partire dall'Open di Francia, e degli ultimi giorni la notizia dell'entrata a far parte del suo Team di Radek Stepanek.
lunedì 18 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS : JOHN McENROE
John McEnroe, e' stato senza dubbio il piu' talentuoso tennista di tutti i tempi, per alcuni anche il piu' antipatico, e' il classico personaggio o si ama o si odia, mai banale, pronto a schierarsi sempre e comunque, Il suo grido di battaglia e' ormai un must "You Cannot be serious" questa citazione e' diventata di dominio pubblico la usiamo un po' tutti quando non si e' d'accordo su qualche argomento, venne usata da John in un incontro a Wimbledon contri gullikson e la proferi' all'arbitro dell'incontro.
In carriera ha vinto in singolare sette titoli slam, tre Wimbledon e quattro Us open, ha raggiunto una finale al RG nel 1984, che e' stata la sua delusione piu' grande, perse da Lendl al quinto set, dopo essere stato in vantaggio di due set, il suo avversario riuscì a compiere una vera e propria impresa, rimontando e aggiudicandosi così la partita (3-6 2-6 6-4 7-5 7-5). Al termine dell'incontro, McEnroe, letteralmente infuriato per la grande occasione persa, lasciò il palco della premiazione senza proferire alcun commento e ricevendo così gli assordanti fischi del pubblico. infine vanta una semi agli AO.
La sua brillante carriera ebbe inizio ad appena diciotto anni, era ancora dilettante quando riesce a conquistare il Main draw di Wimbledon e addirittura arriva fino alle semifinali perdendo da Connors, con questo risultato riesce ad ottenere i primi contratti di sponsorizzazioni e dall'anno successivo iniziano i trionfi e il professionismo.Il bilancio finale e' di 77 titoli in singolare cinque davis Cup. e' stato n°1 per 170 settimane.
In carriera ha vinto in singolare sette titoli slam, tre Wimbledon e quattro Us open, ha raggiunto una finale al RG nel 1984, che e' stata la sua delusione piu' grande, perse da Lendl al quinto set, dopo essere stato in vantaggio di due set, il suo avversario riuscì a compiere una vera e propria impresa, rimontando e aggiudicandosi così la partita (3-6 2-6 6-4 7-5 7-5). Al termine dell'incontro, McEnroe, letteralmente infuriato per la grande occasione persa, lasciò il palco della premiazione senza proferire alcun commento e ricevendo così gli assordanti fischi del pubblico. infine vanta una semi agli AO.
La sua brillante carriera ebbe inizio ad appena diciotto anni, era ancora dilettante quando riesce a conquistare il Main draw di Wimbledon e addirittura arriva fino alle semifinali perdendo da Connors, con questo risultato riesce ad ottenere i primi contratti di sponsorizzazioni e dall'anno successivo iniziano i trionfi e il professionismo.Il bilancio finale e' di 77 titoli in singolare cinque davis Cup. e' stato n°1 per 170 settimane.
McEnroe ha dominato il mondo del tennis prima e dopo la principale svolta nell'evoluzione dei materiali, dal legno (quando usava una Wilson Pro Staff prima e una Dunlop Maxply poi) alla grafite (quando sfoggiava la sua leggendaria Dunlop Max 200G), risultando, nel quadriennio concluso al primo posto in classifica mondiale, l'ultimo numero 1 delle racchette di legno e il primo numero 1 delle racchette in grafite. La sua grande capacità di controllo gli consentiva una incordatura a soli 18 kg, che esaltava la sua grande sensibilità di tocco.
McEnroe, era un giocatore d'attacco, che faceva del serve-and-volley, delle risposte d'attacco, e del gioco anticipato da fondo le sue armi principali.
Il servizio e' uno dei colpi piu' insidiosi, era caratterizzato da una posizione particolarissima, i piedi posizionati in modo paralleli alla linea di fondo campo e le spalle rivolte alla rete, e da una grande torsione lombare. Il movimento risultava così molto difficile da leggere per i suoi avversari.
I suoi colpi da fondo consistevano di un diritto piatto e di un rovescio a volte nascosto e colpito da sotto, altre volte "spinto" ed effettuato con il piatto della racchetta davanti al corpo, soprattutto nella risposta al servizio, quando veniva eseguito a mezz'aria con un balzo in avanti. Sia il dritto che il rovescio spesso erano giocati con una simile impugnatura, una vecchia Continentale.
Il suo gioco difensivo poteva contare su passanti eccezionali (tra cui il famoso "passante lento" e i suoi passanti giocati al volo, dalla tre quarti campo) e su lob millimetrici.
Infine, la parte più ammirata del suo gioco: la volée. Quasi piatta, dal movimento breve, precisissima e personalissima in tutta la varietà del gioco di rete (dritto, rovescio, drop-volley, demi-volée).
Nella sua carriera le rivalita' piu' importanti sono state con Connors Borg e Lendl, la prima John vanta un bilancio positivo di 20 a 14 mentre con lo svedese il bilancio e' in perfetta parita',con il Ceco e' in svantaggio 15 a 21.
E' stato un grandissimo doppista ha vinto 9 titoli cinque a wimbledon e 4 agli us open e 1 titolo di doppio misto al RG con Mery Carrillo, quelli maschili di doppioo sette vinti insieme a Peter Fleming, un titolo con stich,e uno con woodforde, e' stato nò 1 anche nella specialita' del doppio.
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domenica 17 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS : RAFAEL NADAL
Nadal e' l'attuale N° 1 al mondo, e' nato a Manacor il 3 giugno 1986, e' considerato il piu' forte giocatore della storia del tennis sulla terra battuta, e' soprannominato the King of Clay, ha vinto sedici titoli dello slam, fa parte del gruppo di soli otto tennisti, ad aver vinto in tutti i tornei dello slam,
Rafa ha vinto ben dieci Roland Garros record tra gli uomini, mentre quello assoluto e' di Margaret Court che vinse l'A.Open per undici volte, un A.O. (2009) due Wimbledon (2008-2010) tre Us Open (2010-2013-2017), un Olimpiade e 4 Davis Cup.
Lo Spagnolo,da bambino giocava sia a tennis che a calcio, e se la cavava bene in entrambe le discipline colpiva sia il dritto che il rovescio usando entrambe le mani.All'età di 12 anni, vinse i titoli spagnoli ed europei di tennis nella sua fascia di età, nonostante continuasse a giocare a calcio. A quel punto suo padre gli fece scegliere quale dei due sport continuare, per evitare di danneggiare il suo rendimento scolastico: Rafael scelse il tennis, ma nonostante l'abbandono del calcio giocato, continua tuttora a seguirlo, socio onorario e tifosissimo del Real Madrid.
Quando aveva 14 anni la federazione spagnola di tennis gli chiese di lasciare Maiorca per trasferirsi a Barcellona,la famiglia di Rafael rifiutò la richiesta,perché temevano che avrebbe influito sulla sua educazione, la decisione di rimanere a Maiorca fece sì che Nadal ricevesse un minore sostegno finanziario da parte della federazione, tuttavia suo padre coprì i costi. D'accordo col suo team prese parte a pochi tornei juniores, e cercò la via del professionismo partecipando a diversi tornei futures e alcuni Challenger, vincendo il suo primo match ATP il 29 aprile 2002 a Maiorca contro l'allora nº 81 del mondo Ramón Delgado. Divenne così il nono under-16 a vincere un match nell'era open. A fine 2002 era al 200º posto nella classifica mondiale ATP.Il primo challenger lo vinse nel 2003 in italia a Barletta.
Lo stile di gioco di Rafael Nadal caratterizzato da colpi aggressivi, potenti e carichi di topspin, tirati da dietro la linea di fondo. Per rendere efficace questo stile, lo spagnolo necessita di doti fisiche notevolissime: velocità sia nella corsa che nel gioco di gambe, potenza muscolare, tenuta, equilibrio.Grazie a queste caratteristiche, e alla capacità di colpire bene anche in corsa, Nadal è in grado di effettuare recuperi impressionanti, e di arrivare a tirare un vincente pur partendo da posizioni di difesa.
Il dritto è probabilmente il suo colpo migliore, e viene effettuato utilizzando una presa western. Il colpo è caratterizzato da un movimento molto ampio del braccio, che resta completamente disteso, e del busto.
Il rovescio è un colpo sul quale lo spagnolo ha molto lavorato e, soprattutto a partire dalla stagione 2008, è migliorato moltissimo (in particolare quello incrociato), diventando uno dei suoi colpi migliori. Nel rovescio bimane, la maggior parte del colpo viene eseguita dalla mano non dominante, che nel caso di Nadal è la destra. Tuttavia lo spagnolo è mancino solo nel tennis questo gli fornisce un buon vantaggio, visto che gli permette di avere un buon controllo sulla palla, oltre che di imprimere una grande potenza.
Il suo servizio è caratterizzato da un movimento molto semplice, su cui lo spagnolo ha lavorato e sta ancora lavorando, con ottimi risultati. La velocità della sua prima di servizio è aumentata da circa 159 km/h del 2003 fino ai 185 km/h del 2008, arrivando a superare nel 2010 i 210 km/h. Nadal è in grado di mantenere un'alta percentuale di prime, posizionate strategicamente. Per la seconda, invece, utilizza un colpo mancino in slice che si scontra con il rovescio destro degli avversari; in generale punta comunque ad ottenere un vantaggio strategico dal servizio, piuttosto che raccogliere punti diretti: dal punto di vista degli ace infatti Nadal è rimasto a lungo più debole rispetto a molti altri giocatori del circuito.
Un altro punto chiave del suo gioco sono la sua tenuta mentale e il suo approccio strategico alla partita. Nadal non perde mai fiducia indipendentemente dal punteggio, e questo gli permette di restare sempre concentrato per vincere ogni singolo punto: spesso in questo modo può recuperare da situazioni di momentaneo svantaggio
Rivalita'.
Nadal e Federer hanno iniziato a giocare fra loro nel 2004 e questa rivalità ha segnato le carriere di entrambi:Sono gli unici due uomini nell'era Open ad aver disputato l'uno contro l'altro 9 finali del Grande Slam; Nadal è uscito vincitore in 6 casi, 4 volte sulla terra rossa del Roland Garros, una a Wimbledon e una all'Australian Open.[La loro finale di Wimbledon 2008 è considerata da molti esperti come la più bella partita di tennis di tutti i tempi.Molti critici considerano la loro rivalità come la più accesa nella storia del tennis.Tredici delle 23 vittorie di Nadal su Federer sono arrivate sulla terra battuta. Globalmente, Rafael è in vantaggio nel testa a testa per 23-15 su 38 incontri, con i parziali 13-2 su terra rossa, 1-2 sull'erba, 9-11 sul cemento (5-1 per lo svizzero indoor, 8-6 per lo spagnolo outdoor).Il loro dominio è stato senza precedenti nella storia del tennis: fra il 2005 e il 2010 i due si sono aggiudicati 21 tornei dello Slam su 24 (87,5%, 12-9 per Federer) e 31 tornei Masters Series/Masters 1000 su 54 disputati (57,4%, 18-13 per Nadal), hanno occupato i primi due posti del ranking mondiale per 271 settimane su 313 senza mai perdere il nº 1, e terminato le sei stagioni sempre al primo e secondo posto.
Nadal e Djokovic hanno giocato fra loro a partire dal 2006, disputando 50 incontri, con un bilancio in favore del serbo, 24-26.Tale rivalità è la prima dell'era open per numero di incontri disputati, e ha caratterizzato soprattutto la seconda parte della carriera di Nadal, dalla stagione 2009 in poi, quando i due hanno disputato fra loro la prima finale in un torneo dello Slam agli US Open. Nonostante ciò, era considerata dall'ATP la terza rivalità più intensa del decennio 2000-2009.Sull'erba e sulla terra battuta il bilancio è favorevole al maiorchino: 2-1 sull'erba e 15-7 sulla terra, mentre sul cemento il bilancio è favorevole al serbo 18-7. I due giocatori hanno disputato fra loro 7 finali dello Slam, di cui ben 4 consecutive (record), fra cui si ricorda in particolare la finale degli Australian Open 2012, durata 5 ore e 53 minuti e vinta da Đoković per 5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5, la più lunga finale di sempre in uno Slam e una delle più belle partite della storia. Il bilancio delle finali Slam è di 4-3 per Nadal, mentre quello complessivo nei major è di 9-4 sempre per Nadal. I due hanno disputato anche una semifinale olimpica nel 2008, vinta da Nadal, e 23 match nei Masters 1000 (12-11 per Đoković.
sabato 16 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS : Björn BORG
Era soprannominato uomo di ghiaccio per via del suo carattere, in campo non lasciava trasparire emozioni, non protestava con nessuno, al termine degli scambi non ha mai esultato, alle vittorie si limitava ad alzare le braccia, fuori dal campo invece non seppe resistere alle numerose tentazioni sesso e droga, dal libro della Berte' si fa rifermento che un giorno tento' persino il suicidio ingerendo un mix di farmaci e droghe, e grazie alla prontezza della cantante lo salvo' chiamando l'ambulanza,
Borg, classe 1956, N°1 per 109 settimane, ha avuto una breve e folgorante carriera, provvisto di grandi dote atletiche, basando i suoi successi sul gioco da fondo campo, con la profondita' e l'angolazione dei colpi, ha vinto cinque edizioni consecutivi di Wimbledon e sei del Roland Garros, partecipava raramente all'AO che all'epoca era poco consIderato rispetto agli altri tornei dello slam, vanta un terzo turno come massimo risultato, mentre agli Us Open ha perso quattro volte in finale due volte da Jimbo e due da SuperMac.
Ha condotto alla vittoria della Svezia alla Coppa Davis del 1975.
Tra il 1974 e il 1981 ha vinto 11 titoli dello slam in questo periodo si sviluppano due rivalita' che hanno fatto la storia di questo sport.
La prima con Connors e poi con McEnroe, Con Connors il testa a testa vede lo svedese in vantaggio 15 ad 8, c'e' da dire che tra il 1973-1978 l'americano era in vantaggio 8 a 5 poi negli anni ottanta lo svedese lo surclassa. Con Mc Enroe il bilancio e' in perfetta parita' 7 a 7 sono memorabili le due finali a Wimbledon vinte una per parte, nel 1980 vinse Borg al quinto set per 8 a 6, mentre nel 1981 John si prese la rivincita sconfiggendolo in quattro set. Oltre a queste due rivalita' Borg soffriva il gioco di Adriano Panatta che lo sconfisse per sei volte e Nastase cinque.
Dal punto di vista tecnico si puo' dire che Borg sia stato un innovatore in quanto fu il primo a colpire il dritto dal basso verso l'alto il cosidetto top spin,benche' si giocava con racchette di legno non era la cosa piu' facile, oggi con i telai in alluminio e grafite per esempio e' molto piu' facile colpire in top.
Il logorio psicofisico lo porto' ad abbandonare il tennis a soli 26 anni.
Dopo il ritiro si occupo' di moda apri una linea di abbigliamento che portava il suo nome, ma il suo gruppo finanziario collasso' e dovette pagare ai creditori 1,5 milioni di dollari, penso' di mettere all'asta tutti i suoi trofei, ma fortunatamente ci ripenso' e riusci' a ripianare i debiti diversamente e tolse i trofei dall'asta.
venerdì 15 dicembre 2017
I NUMERI 1 DEL TENNIS : ANDRE' AGASSI
Andre' Agassi
Andre' Kirk Agassi e' nato a Las Vegas il 29 aprile 1970, e' considerato tra i piu' forti tennisti di ogni epoca, e' nella ristretta schiera, che hanno vinto almeno un titolo nei quattro tornei dello slam, talento smisurato, dal punto di vista del gioco era dotato di eccezionali riflessi, la sua arma più devastante, la risposta d'anticipo, ossia nel colpire la palla in fase ascendente, è un colpo di velocità e imprevedibilità impressionanti che, la maggior parte delle volte lascia fermo il giocatore togliendogli il tempo.
Agassi non è un giocatore di tennis tipico non ama i colpi interlocutori ed è un attaccante dal fondo. Il suo colpo più riuscito è la risposta, definita la migliore di tutti i tempi e in grado di rimettere in gioco anche uno dei servizi più potenti mai eseguiti. Per contro, il servizio di Agassi non è mai stato un colpo su cui il giocatore ha fatto molto affidamento, essendo spesso instabile, specialmente nelle giornate negative, e in ogni caso poco potente rispetto a quello di molti campioni dell'epoca, tra cui il suo grande rivale Pete Sampras. Il rovescio è bimane ed estremamente efficace, specie in lungolinea; lo stesso vale per il dritto, con cui predilige anche traiettorie anomale.
Dotato di un eccellente timing, coordinazione e velocità, quando Agassi imprime i suoi ritmi di gioco e mette i piedi dentro al campo crea le condizioni ideali per esprimere il suo tennis. Il suo punto debole è da sempre il gioco di rete: uno dei suoi coach, Brad Gilbert, ha per lungo tempo incoraggiato Agassi ad avanzare, ma senza grandi risultati; utilizza la volée solamente come colpo definitivo a punto quasi ottenuto e tradisce sempre la mancanza di senso di posizione. Quando gli fu chiesto come mai non provasse interesse a migliorare quella parte del suo gioco, semplicemente rispose che non ne aveva bisogno perché vinceva comunque.
La sua infanzia fu costretto ad allenarsi sin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, cresce con un sentimento fortissimo: l'odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente però prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l'autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua incredibile carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l'orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l'austero mondo del tennis, raggiungendo una serie di successi.
A 14 anni lascia Las Vegas e si trasferisce all'accademia di Nick Bollettieri, doveva stare solo 3 mesi, per l'elevato costo, ma Nick vedendo l'enorme talento gli offri' la permanenza gratuita, Andre' non la prese bene, odiava la permanenza in quella struttura fatto di rigide regole, cercava in ogni modo per farsi espellere, era infelice, poi riusci' in un accordo, smise di andare a scuola ma prosegui gli allenamenti, a 16 anni prese parte al primo torneo professionistico e supero' il primo turno e a fine anno era gia' un top 100,
Ha vinto nella sua carriera 60 titoli atp, 8 vittorie nei tornei dello slam:
A.O. (nel 1995,2000,2001,2003),
Wimbledon nel 1992, Us Open nel 1994-1999 e RG nel 1999, e' diventato n°1 nel ranking il 10 aprile 1995 restandoci 101 settimane, inoltre vanta la medaglia d'oro alle Olimpiadi e 3 Davis cup.
Nella sua autobiografia, Open, Agassi ha ammesso di aver fatto uso di metanfetamine e di aver mentito all'ATP per evitare una squalifica: nel 1997 risultò infatti positivo ad un test antidoping e mentì all'ATP affermando di aver ingerito un cocktail di vodka contenente tale sostanza a sua insaputa. Salvò in questo modo il prosieguo della propria carriera sportiva. A sua difesa racconta che in quel periodo il suo matrimonio con Brooke Shields era in crisi e che fu per lui un periodo molto duro. Agassi si è discolpato chiedendo comprensione.
Due giorni dopo è stata pubblicata un'altra rivelazione shock: il tennista statunitense ha infatti ammesso che la sua folta criniera dei primi anni '90 era un parrucchino
Con il tempo sembra aver ritrovato la serenita' sposa Steffi Graf nel 2001 diventa padre, entra nella Hall of fame nel 2005 e da dicembre 2017 collabora nello staff tecnico di Novak Djokovic.
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